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Visita al JRC di Ispra

Meeting aperto di venerdì 8 novembre

Venerdì 8 novembre 2019, soci e familiari del Lions Club Luino hanno avuto l’opportunità di effettuare una visita guidata del Joint Research Centre (JRC) di Ispra (ex Euratom – CCR). Il Centro è un dipartimento della Commissione Europea, incaricato di fornire un supporto al processo decisionale dell’Unione, mediante consulenze scientifiche supportate da ricerche e verifiche concrete. E’ uno dei più grandi siti europei per la scienza e la ricerca; gli altri si trovano in Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Germania. Per avere un’idea delle sue dimensioni, diamo qualche numero: 3.000 dipendenti (di cui i due terzi sono ricercatori), 200 ettari di superficie, 36 chilometri di strade interne, 500 visitatori al giorno, 386 milioni di euro di budget annuo, 1.400 pubblicazioni all’anno, oltre 40 infrastrutture scientifiche. Il JRC è un vero e proprio paese, al quale è possibile accedere solo se autorizzati: i controlli all’ingresso sono rigidi, paragonabili a quelli che avvengono negli aeroporti. All’interno del Centro ci sono stazioni dei vigili del fuoco e dei carabinieri, una foresteria e una mensa. Il JRC è un organo indipendente da qualsiasi condizionamento politico ed economico, lavora esclusivamente su mandato della Commissione Europea, collaborando con oltre mille partner di ricerca in tutto il mondo. L’attività è organizzata attorno a dieci grandi aree di ricerca: economia e finanza, energia, istruzione, alimentazione, ambiente, sicurezza civile, migrazione, trasformazioni digitali, sviluppo territoriale, persone e governance. In laboratori all’avanguardia i ricercatori elaborano modelli utilizzabili nelle varie aree. Facciamo qualche esempio pratico. Il JRC è un punto di riferimento per la formazione degli ispettori europei incaricati del controllo dei siti di stoccaggio delle scorie nucleari; nel Centro è stato messo a punto un sofisticato scanner 3D che consente il censimento dei siti e della loro struttura. In un laboratorio avveniristico, i ricercatori stanno studiando i possibili effetti che sull’ambiente potrebbe avere la diffusione delle auto elettriche. Nel laboratorio di nano e biotecnologie, si analizzano i materiali con l’obiettivo sia di tutelare la salute dei cittadini sia di promuovere lo sviluppo di nuove terapie farmacologiche.  In occasione del terremoto di Amatrice del 2016, in brevissimo tempo, il JRC ha messo a disposizione della protezione civile una mappa esatta del territorio e dei danni causati dal sisma, grazie all’elaborazione dei dati forniti dai satelliti.
In estrema sintesi, il Centro mira a impiegare le conoscenze scientifiche per realizzare soluzioni efficaci, efficienti, eque e sostenibili, a beneficio di tutti i cittadini europei.